Si, tantissimo. Sono cresciuta sentendomi dire da mio papà che, quando avrei raggiunto i 18 anni, lui avrebbe cambiato le chiavi di casa ed io avrei dovuto cavarmela da sola.
Gli anni passavano e, altre due sorelle dopo, io ero diventata il maschiaccio di casa. Mio padre ha una azienda agricola e io sono sempre stata appassionata di trattori, moto, caccia… insomma quello che faceva papà, era figo e ne volevo fare parte. Questo ci ha reso molto vicini, e anche molto litigarelli… ogni volta che c'era un battibecco ecco la famosa frase: "A 18 anni cambio le chiavi di casa e ti arrangi".
Bene… i 18 anni arrivarono ed io ero stanca di vivere in Italia, volevo trovare la mia indipendenza. Finii le superiori, ed ecco che 10 giorni dopo l'ultimo esame della maturità avevo un biglietto aereo diretto a NY. Ce l'avevo fatta: avevo iniziato le pratiche per diventare una ragazza alla pari di nascosto, ed ero stata accettata nel programma.
Il fatidico giorno arrivò, mio padre era già infuriato nero perché non voleva andassi via di casa, figuriamoci un anno in America…
Il tragitto fino all'aeroporto fu molto silenzioso. Una volta arrivati, ecco che le lacrime iniziano a scendere dagli occhi di mio padre e lui mi disse: "Non ce la faccio ad entrare… non credo di riuscire a vederti andare via… io ti lascio qui e vado. Scusami." (Si, mi ha scaricato all'entrata dell'aeroporto con la mie valigie! AHAHAHA)
Io risposi con un sorrisone: " Non fa nulla! Grazie papi per tutto!… Comunque, ti ricordi tutte le volte che mi hai detto che quando avrei avuto 18 anni, avresti cambiato le chiavi di casa?… Beh, almeno ti ho risparmiato i soldi, dato che vado di volontà mia" e gli stampai un bacione sulla sua testa bolda.
Lui diventò ancora più bianco e sconsolato mi disse: "Ma io pensavo lo sapessi che stavo scherzando…"